Il contenuto della circolare n. è riservato.
La diversità umana è la materia prima della letteratura (e degli studi umanistici), oltre a costituirne la ragion d’essere.
Roberto Carnero, Il bel viaggio.
Insegnare letteratura alla generazione z.
Bompiani, 2022
“Quanti anni avete?” “Diciassette, diciotto” si sente timidamente dalla platea. “Ecco, nel 1940, avevano più o meno la vostra età Calvino e Pasolini, quando si trovarono di fronte alla guerra. Esponenti di quella che si chiama generazione degli anni difficili”. È iniziato così giovedì scorso, 29.02.2024, l’incontro delle ragazze e dei ragazzi del Liceo Teresa Gullace con Fabio Pierangeli, professore di Letteratura Italiana e coordinatore del Corso di Laurea in Lettere dell’Università di Tor Vergata, che ha tenuto una lezione alle studentesse e gli studenti di entrambe le sedi, nell’ambito di un incontro dedicato a Italo Calvino, di cui recentemente è ricorso il centenario della nascita.
Coerentemente con le Linee guida per l’orientamento, emanate dal decreto legge del 22.02.2022 dal Ministero dell’Istruzione e del Merito ed, in particolare, con i moduli curricolari di orientamento universitario, scelti dai CdC, il docente ha presentato la macroarea dell’università di Lettere e l’offerta formativa laboratoriale di scrittura per il teatro, la musica, l’improvvisazione jazz e le arti dello spettacolo e delle varie professioni della scrittura e si è soffermato sull’immagine della facoltà, così come della scuola, luogo d’incontro e di iniziative e di esperienze significative, tante ad opera degli allievi stessi, oltre che di trasmissione del sapere. L’attività faceva seguito alla partecipazione da parte di alcuni ragazzi alle presentazioni delle differenti facoltà universitarie del 15.02.2024 (altre si terranno tra il 18 ed il 23.03.2024, a seconda degli indirizzi prescelti: la giornata per Lettere sarà il 20.03.2024) ed al Convegno internazionale Pasolini antesignano del 20.01.2023, tenutosi presso l’Auditorium Ennio Morricone dell’Università degli studi di Roma Tor Vergata in occasione dell’anniversario della nascita dello scrittore.
Il professore ha approfondito, inoltre, le diverse fasi della scrittura calviniana e le tematiche dei brani, precedentemente letti in classe, Il gorilla albino (Palomar, 1983) e Lo sguardo dell’archeologo (Una pietra sopra, 1972), analizzandoli con gli studenti ed offrendo numerosi di spunti di riflessione, fornendo informazioni poco note sulla biografia dello scrittore, incuriosendo i presenti, che hanno rivolto molte domande durante ed al termine della lectio magistralis ed invitandoli a partecipare alle iniziative della città di Roma, come la mostra gratuita Lo sguardo dell’archeologo. Calvino mai visto alla Biblioteca nazionale centrale, a Viale Castro Pretorio (fino al 15.03.2024).
Ogni parola ha un suo recondito significato ed una sua storia, come affermava il linguista Luca Serianni, nelle sue lezioni dedicate alla Divina Commedia di Dante Alighieri. Le materie umanistiche costituiscono, dunque, una risorsa insostituibile ed inesauribile di educazione alla complessità ed alla consapevolezza, alla formazione di uno spirito critico in grado di affrontare le interrogazioni del mondo contemporaneo. La letteratura è, in fondo, una forma di sopravvivenza, che rende eterno uno scrittore e serve da filtro alla realtà circostante. Come ci racconta lo stesso Calvino in Perché leggere i classici, “Non si leggono i classici per dovere o per rispetto, ma solo per amore”, perché l’unica risorsa infinita e gratuita è dunque l’amore per il sapere.
Un ringraziamento particolare a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell’incontro ed un invito ad ascoltare proprio la voce di Italo Calvino: I tre talismani per il Duemila (https://youtu.be/h9EX2GRhd4Q?si=CdhorcARr3_QUQ7Y).
Le referenti, Proff.sse Chiara Rossi e Carla Palmese
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